POVOLETTO
Il nome Povoletto sembra derivi da “pabuletum” (pascolo) o da “populetum” (pioppeto), infatti nello stemma del comune troviamo raffigurati tre pioppi.
Il territorio di Povoletto, caratterizzato da numerose frazioni, è adagiato a settentrione su fertili colline e si distende, verso sud, nel piano sino a raggiungere il ghiaioso letto del fiume Torre.
La storia e la vita economica di questa zona non poterono prescindere, nel corso dei secoli, dalle vicende del fiume Torre: basti ricordare che la perdita del Monastero longobardo di Salt (le monache benedettine si trasferirono poi nel monastero di Santa Maria in Valle a Cividale del Friuli) fu dovuta ad un’impetuosa piena del fiume stesso.
Innumerevoli Chiese e Ville arricchiscono il territorio. Tra queste ultime, la più nota è Villa Pitotti, sede dell’Antiquarium della Motta e Museo del Fossile – importante sede espositiva dei reperti medievali e fossili, emersi in numerosi scavi sul territorio. Curiosa è la storia che ha reso noto il Castello della Motta (Savorgnano del Torre), di proprietà della famiglia Savorgnan e luogo in cui la giovane ragazza di nome Lucina Savorgnan si innamorò di Luigi da Porto. Sembra che proprio la vicenda di questa giovane coppia fu lo spunto per un racconto che William Shakespeare utilizzò nel comporre Romeo e Giulietta.
Tra gli eventi imperdibili si segnalano la Festa dei fiori che si tiene a Primulacco ogni anno a fine aprile; il Concorso Internazionale per Giovani Strumentisti organizzato dall’Associazione Culturale Musicale EURITMIA nel mese di giugno. Infine non si può mancare a una delle sagre più antiche del Friuli: la “Quarte d’Avost”, che si tiene ogni anno la quarta settimana di agosto.
Il territorio di Povoletto, caratterizzato da numerose frazioni, è adagiato a settentrione su fertili colline e si distende, verso sud, nel piano sino a raggiungere il ghiaioso letto del fiume Torre.
La storia e la vita economica di questa zona non poterono prescindere, nel corso dei secoli, dalle vicende del fiume Torre: basti ricordare che la perdita del Monastero longobardo di Salt (le monache benedettine si trasferirono poi nel monastero di Santa Maria in Valle a Cividale del Friuli) fu dovuta ad un’impetuosa piena del fiume stesso.
Innumerevoli Chiese e Ville arricchiscono il territorio. Tra queste ultime, la più nota è Villa Pitotti, sede dell’Antiquarium della Motta e Museo del Fossile – importante sede espositiva dei reperti medievali e fossili, emersi in numerosi scavi sul territorio. Curiosa è la storia che ha reso noto il Castello della Motta (Savorgnano del Torre), di proprietà della famiglia Savorgnan e luogo in cui la giovane ragazza di nome Lucina Savorgnan si innamorò di Luigi da Porto. Sembra che proprio la vicenda di questa giovane coppia fu lo spunto per un racconto che William Shakespeare utilizzò nel comporre Romeo e Giulietta.
Tra gli eventi imperdibili si segnalano la Festa dei fiori che si tiene a Primulacco ogni anno a fine aprile; il Concorso Internazionale per Giovani Strumentisti organizzato dall’Associazione Culturale Musicale EURITMIA nel mese di giugno. Infine non si può mancare a una delle sagre più antiche del Friuli: la “Quarte d’Avost”, che si tiene ogni anno la quarta settimana di agosto.