BOSCO ROMAGNO

 

Si estende a Nord del Colle di San Biagio in Comune di Corno di Rosazzo. Il Bosco ricopre la sommità delle colline che si estendono verso nord e abbraccia tre Comuni: Corno di Rosazzo, Prepotto e Cividale del Friuli. Siamo nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, terra di confine. Ai piedi dell’abbazia di Rosazzo. Territori che sin dall’antichità hanno visto invasioni e guerre. A valle del bosco scorre il fiume Judrio naturale confine dove in loc. Visinale dello Judrio è stato sparato il primo colpo di fucile della Grande Guerra (ricordato dalla Stele di Visinale). Nei dintorni del Bosco Romagno si possono scoprire molti siti di reperti fossili, le colline hanno origine eocenica con alternanza di marne ed arenarie che in questi luoghi viene chiamata Ponca.
Si trova sul percorso del Cammino Celeste, importante percorso che molti pellegrini compiono per raggiungere il Santuario del Monte Lussari, partendo dalla Basilica di Aquileia e passando dal Santuario di Castelmonte, chiamato anche Iter Aquileiense. E anche una splendida meta per naturalisti, il bosco è composto da una ricca varietà di piante: cerro, quercia, faggio, acacia e tanto altro e moltissime specie di fauna selvatica come: caprioli, cinghiali, volpi, tassi, ghiri, scoiattoli, ecc.
Dall’ingresso a sud dal Comune di Corno di Rosazzo in loc. Gramogliano sul monte San Biagio c’è uno dei Giganti della Memoria. Sono alberi monumentali naturali, sculture centenarie viventi, testimone della storia che in questi luoghi è sicuramente da scoprire. Il Cerro Gigante, con un’età di oltre 200 anni, ha una circonferenza di 3,50 mt. e un’altezza di oltre 25mt. Troneggia sul colle di San Biagio al limite della proprietà Costantini, che fu la casa di una delle figure poetiche contemporanee in lingua friulana: Graziella Noacco (Manzano 1935 – Corno di Rosazzo 2015) che tanto ha scritto sul “Suo Bosco”.
Siamo nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, terra di confine. Ai piedi dell’abbazia di Rosazzo. Territori che sin dall’antichità hanno visto invasioni e guerre. A valle del bosco scorre il fiume Judrio naturale confine dove in loc. Visinale dello Judrio è stato sparato il primo colpo di fucile della Grande Guerra (ricordato dalla Stele di Visinale). Nei dintorni del Bosco Romagno si possono scoprire molti siti di reperti fossili, le colline hanno origine eocenica con alternanza di marne ed arenarie che in questi luoghi viene chiamata Ponca.
L’ingresso principale è posto in località Spessa in comune di Cividale del Friuli dove è anche posto il cippo in ricordo di un brutto fatto di sangue avvenuto durante la Seconda guerra mondiale tra i partigiani della Brigata Garibaldi e quelli della Brigata Osoppo. Il nome “Romagno” ha un’origine longobarda e indicava una località abitata da uomini liberi. All’inizio della Seconda guerra mondiale fu sede di un’importante polveriera come il vicino Bosco di Plessiva, altro parco naturale regionale. Percorrendo le stradine del parco, riparati dalle colline, si possono ancora notare gli slarghi ove erano collocati i depositi degli esplosivi. Dal 1968 è di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia che l’ha sistemato, l’ha fatto diventare un’importante area naturalistica tutelata con finalità ricreative (c’è un bellissimo percorso vita e un parco giochi per i più piccoli).