Storia e celebrazione degli esordi del più grande poeta italiano del ‘900
La storia personale e l’esordio letterario di Giuseppe Ungaretti sono legati indissolubilmente al territorio del Friuli Venezia Giulia Orientale e, in particolare, al Carso. Lo spietato luogo di guerra ha segnato la gioventù del poeta e il suo ricordo rimane indelebile nel capolavoro letterario redatto sul fronte Il porto sepolto.
La gioventù di Giuseppe Ungaretti e il Carso
Nato e cresciuto ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, il giovane conobbe il Bel Paese innanzitutto attraverso la letteratura e solo nel 1912, a 24 anni, vi approdò per la prima volta. Questo non impedì allo studente, inserito nel fervente ambiente culturale della Parigi di inizio Novecento, di impegnarsi attivamente nella campagna interventista e di arruolarsi nel 1915 non appena l’Italia entrò in guerra. Ungaretti combatté sul Carso e sull’Isonzo, uno dei fronti più cruenti della Grande Guerra, tristemente noto per aver mietuto due terzi delle vittime italiane nel primo conflitto mondiale.
Il poeta tradusse l’esperienza terrificante della guerra in espressione letteraria e il taccuino di poesie redatto sul fronte fu pubblicato a Udine nel 1916, in pieno conflitto. Intitolato Il porto sepolto, in origine fu stampato in sole 80 copie, lontani dall’immaginarsi il successo che avrebbe riscosso e il simbolo che sarebbe divenuto negli anni a seguire.
Anche la poesia più nota di Giuseppe Ungaretti, Mattina, fu scritta nel medesimo contesto geografico e temporale: il Friuli Venezia Giulia della Prima Guerra Mondiale.
26 gennaio 1917
Santa Maria la Longa
Mattina
M’illumino
d’immenso
Le iniziative celebrative di Giuseppe Ungaretti in Friuli Venezia Giulia
A un secolo di distanza i versi brevi e taglienti del poeta rappresentano ancora una chiave di lettura fondamentale per una delle pagine più buie della storia moderna. Storia e letteratura si fondono, ai rispettivi vertici, nella figura di Giuseppe Ungaretti. L’appellativo di “poeta soldato” sintetizza realmente quel periodo giovanile del letterato, inseparabile dal contesto territoriale della nostra regione. Per questo motivo le iniziative locali che promuovono il ricordo e lo studio della poesia di Ungaretti non di rado vantano una prospettiva inedita e originale, caratterizzata dalla commistione bilanciata tra opera artistica e realtà documentaria.
I maggiori eventi dedicati alla memoria di Ungaretti e della Grande Guerra attualmente in atto in Friuli Venezia Giulia sono due:
- Giuseppe Ungaretti: una voce di guerra in tempo di pace
- Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia
Si tratti di due progetti multidisciplinare che abbracciano diversi luoghi dislocati in regione e che invitano a riflessioni nuove riguardo a temi noti a tutti.
Giuseppe Ungaretti: una voce di guerra in tempo di pace

Il progetto culturale promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis comprende letture poetiche, spettacoli teatrali e itinerari tematici nei luoghi segnati dalla presenza e dall’ispirazione del grande poeta durante la Prima Guerra Mondiale. Il punto focale dell’iniziativa consiste in una mostra itinerante che presenta oltre 30 pannelli illustrativi con fotografie, documenti, poesie, racconti e aneddoti biografici di Giuseppe Ungaretti. La mostra, dopo essere passata per Santa Maria La Longa, è passata anche dal cuore dei Colli Orientali del Friuli con il suo allestimento, dal 12 gennaio al 2 febbraio 2025, nelle sale comunali di Corno di Rosazzo. Transitata per Capriva del Friuli, lascerà ora la nostra regione e riaprirà al pubblico dal 27 marzo presso la Sala d’Armi del Palazzo Ruspoli nel Comune di Nemi.
Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia
Un secondo programma multidisciplinare coinvolge due località regionali, Monfalcone e Gorizia, nel ricordo di Giuseppe Ungaretti come poeta e soldato. Entrambe le sedi ospiteranno l’omaggio fino a domenica 4 maggio 2025.
La sede di Monfalcone
La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone ospita la mostra “Da Boccioni a Martini. Arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso”, ideata e curata da Marco Goldin. L’esposizione gravita attorno ai protagonisti della scena artistica veneziana del secondo decennio del ‘900. Da Arturo Martini a Umberto Boccioni, da Felice Casorati a Umberto Moggioli, Pio Semeghini, Aldo Voltolin e Nino Springolo, gli artisti esposti rimandano a uno dei luoghi fondamentali dell’avanguardia italiana: Ca’ Pesaro. L’intento della mostra è quello di dimostrare l’elevatezza dell’arte nelle Venezie al tempo di Ungaretti sul Carso, come a dire che, anche in un’epoca di battaglie e tragedie, la forza dell’arte continua a vivere nei territori circostanti. In un’apposita teca all’interno della Galleria di Monfalcone, si può ammirare la copia Numero 1 del capolavoro di Ungaretti, Il porto sepolto, prestata per la prima volta dalla Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine.
La sede di Gorizia
La seconda parte del progetto, contraltare storico al polo artistico di Monfalcone, è ospitata dal Museo di Santa Chiara di Gorizia. Questi presenta al pubblico il racconto completo della storia di Ungaretti sul Carso: dalle battaglie a cui ha partecipato, ai momenti di riposo in retrovia e i congedi. Protagonisti della mostra, insieme al poeta, sono poi i luoghi del Carso, analizzati da varie prospettive fino al loro così caratteristico aspetto morfologico. La mostra vanta l’esposizione, al pari della sua controparte monfalconese, di una copia particolarmente preziosa de Il porto sepolto: quella vidimata dalla Procura del Re, con timbro datato 24 dicembre 1916. Anche questa è concessa in prestito della Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine.
Il libro
A completamento del progetto multidisciplinare e unificazione dei suoi numerosi aspetti si pone la pubblicazione Ungaretti poeta e soldato. Il catalogo principale delle mostre. Il libro si presenta come una raccolta di saggi e dichiarazioni del variopinto gruppo di studiosi che hanno collaborato al programma. Esperti di letteratura, arte, storia e geografia unificano così la loro conoscenza in un volume ampio, interessante e sfaccettato. https://www.lineadombra.it/ita/mostre-eventi/ungaretti-poeta-e-soldato/ungaretticatalogo.php
Conclusione
A un secolo di distanza dai primi importanti esiti della poesia ungarettiana la fiamma delle rime taglienti di Giuseppe Ungaretti non sembra affievolirsi, si rinnova anzi assumendo forme sempre nuove. La memoria del poeta si mescola agli studi relativi al contesto storico, artistico e geografico in cui ha operato, dando vita ad una moltitudine di iniziative inedite. Mostre, pubblicazioni, spettacoli teatrali, itinerari tematici e molto altro ancora rendono il Friuli Venezia Giulia un riferimento in tale ambito, una terra da visitare per comprendere a fondo i segreti attorno ad uno dei capisaldi della poetica italiana.