Enrico Galiano presenta “Geografia di un dolore perfetto”

Vi aspetta giovedì 6 luglio, alle ore 20.45 nella splendida Villa de Brandis di San Giovanni al Natisone, un nuovo Incontro d’autore con Enrico Galiano e il suo nuovo libro “Geografia di un dolore perfetto“.

 

Nato a Pordenone nel 1977, molto apprezzato per il suo modo di insegnare alternativo, Galiano viene spesso paragonato a John Keating, il professore del film L’attimo fuggente. Nel 2015 si è conquistato un posto nella lista dei 100 insegnanti migliori d’Italia stilata dal sito web Masterprof.it, mentre nel 2020 è stato inserito da Il Sole 24 Ore nella classifica dei 10 professori più influenti in Italia che sono diventati dei punti di riferimento online.

Molto attivo sui social, nel 2015 ha creato una webserie chiamata Cose da prof, che nel tempo ha superato le 20 milioni di visualizzazioni. Grazie alle sue lezioni originali è diventato uno degli insegnanti che partecipano al programma La Banda dei FuoriClasse, trasmesso da Rai Gulp. 

 

Enrico Galiano apre la sua anima ai lettori in questo nuovo romanzo che indaga il rapporto più antico, autentico e complicato: quello tra figlio e genitore. Un romanzo che pone una domanda che va dritta al cuore: quando si smette di essere figli? C’è un giorno, un momento, una linea che si supera e poi non si è più figlio di qualcuno, ma solo un uomo o una donna? Con la sua inconfondibile delicatezza, Enrico Galiano ci regala una storia avvincente e coinvolgente, una storia che è di tutti noi.

 

TRAMA:

Quando sei bambino tuo padre è un supereroe. Nessuno ti spiega che anche i supereroi possono cadere e farsi male, e soprattutto farti male. Pietro lo sa fin troppo bene: suo padre lo ha abbandonato quando era ancora un ragazzino. L’unica cosa che gli ha lasciato è quella che lui chiama spezzanza, la sensazione di essere spezzati, di vivere sempre a metà. Eppure Pietro ha una vita perfetta: è diventato un professore universitario e ha una moglie e un figlio che ama. Fino a quando riceve una telefonata che cambia tutto. Deve andare a Tenerife il prima possibile: un viaggio in aereo attraverso il mare lo divide dall’attimo più importante della sua vita. Pietro corre, e più corre più si rende conto che sta andando incontro al vero sé stesso e ai suoi fantasmi. Sono lì a ricordargli che capita, a volte, di trovarsi all’improvviso lontanissimi da sé stessi, così tanto da non sapere più chi si è veramente: come i punti che gli atlanti chiamano «poli dell’inaccessibilità», quelli più lontani e irraggiungibili del globo. Quando succede, i geografi dicono che, per salvarsi, l’unica cosa da fare è guardare su. Cercare una stella, e poi andare dritti dove dice lei. Può avere i contorni di un amore o di un dolore. Di un desiderio o di una paura. Perché a volte non siamo nel posto sbagliato, stiamo solo cambiando. A volte arriva il momento di fare pace con tutte le ferite di quando si era bambini.

 

 

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti
Organizzato da Teatro Tutto Tondo
info@teatrotuttotondo.org
Paolo – 347 7706692

 

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